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San Giòrgio Maggiore.

Isola della laguna veneta, nella città di Venezia, situata di fronte a San Marco e al Palazzo ducale; prende il nome dalla chiesa di San Giorgio, edificata nel 1110 da una fondazione benedettina che si era stabilita sull'isola nel 982. Dal 1951 l'isola ospita la Fondazione Giorgio Cini. Voluta dal conte Vittorio Cini, la fondazione si dedica all'organizzazione di corsi internazionali di cultura, aggiornamento e perfezionamento per italianisti stranieri, oltre a numerosi convegni di studio. Ad essa sono inoltre collegati un Centro marinaro, un Centro d'arti e mestieri (a scopo sociale e didattico), un Centro di cultura e civiltà, nonché la biblioteca dell'Istituto di storia dell'arte (che conserva 150.000 volumi, oltre a incunaboli, cinquecentine e incisioni del Settecento) e la biblioteca Rolandi (in cui si trova una considerevole raccolta di libretti d'opera). Si devono alla fondazione la sistemazione generale dell'isola e la costruzione di un teatro verde all'aperto. • St. - L'abbazia fondata sull'isola guadagnò una sempre maggiore importanza e crebbe d'autorità, che le permisero di sostenere nel Seicento, posizioni in aperto conflitto con la politica della Repubblica di Venezia. Nel 1800 il monastero ospitò il conclave, ma pochi anni dopo (1806) fu soppresso. • Arte - L'antico monastero comprende il dormitorio (1490-1521), il chiostro con la sala capitolare, opera di Giovanni Buora e del figlio Antonio, il refettorio (1559-64) e il chiostro della chiesa (1559), i cui progetti vanno ascritti al Palladio, e infine la chiesa, che venne riedificato dallo stesso Palladio e portata a termine da Scamozzi (l'interno conserva pregevoli dipinti del Tintoretto). Degno di nota, infine, è lo scalone nel palazzo abbaziale di B. Longhena.